(Journey into fear)
Visto in DVD.
Un film che sarebbe dovuto essere diretto da Welles, ma per problemi vari, dopo aver deciso lo "storyboard" venne sostituito da Foster, il quale, alla fin fine, si limitò ad eseguire gli ordini e a colmare i buchi mancanti (presenti soprattutto nella seconda parte). Questo è quanto si capisce dalle interviste rilasciate dallo stesso Welles, che comunque ha sempre negato la paternità del film. Alla fine, se questo fosse un film di Orson, sarebbe un minore.
Il film è un buon noir, un pò usurato dai cliché, ma pur sempre funzionante, con un Cotten che fa sempre bene il suo lavoro e con una carrellata di personaggi, tutti marginali, ma tutti piuttosto ben fatti. La storia non stupisce troppo, i colpi di scena sono per lo più prevedibile e la tensione latita troppo spesso, ma il clima noiresco riesce comunque a passare.
La regia cerca sempre punti di vista originali, ma la vera impronta wellesiana la si vede solo in paio di inquadrature sghembe; tutto sommato una buona regia.
Il film andrebbe visto in lingua originale perchè l'espressività dei doppiatori italiani è piatta come un ferro da stiro; inoltre circola una versione colorizzata del film che toglie senza alcun dubbio gran parte del fascino del film (come si fa a vedere un noir classico a colori?!!).
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