(Id.)
Visto in Dvx.
Il film è l'opera prima di Miller, almeno in solitaria visto che aveva solo collaborato alla realizzazione di Sin city.
Quello a cui ci si trova di fronte è un fumettone (ma va?!) nel bene e nel male.
La sceneggiatura è presa pari pari da un comic book, con personaggi estremizzati fino a sfociare nella macchietta, buoni iperbuoni che quando sono da soli devono parlare ad alta voce per spiegarsi cosa stanno per fare, e cattivi piuttosto caricaturali che ovviamente raccontano i loro piani segreti anche al postino; l'eroe è sempre distrutto emotivamente e affascinante e ovviamente vince senza troppe preoccupazioni mentre porta avanti una storia d'amore vero ed un raporto complesso con una sua vecchia fiamma; se poi ci si aggiunge che vengono fatte cose da fumetto o cartone della Warner (come la prima lotta fra spirit e octpus) abbiamo la descrizioni di questo film. Si insomma, una vaccata senza originalità.
La regia però è fantastica, difficile dire se Miller abbia copiato Rodriguez, oppure se dietro l'originalità patinata di Sin city non si nascondesse già il suo tocco.
Si insomma, questo spirit è un Sin city 2.0, con solori desaturati al posto del bianco e nero ed un uso espressionista del rosso dove nel rimo film si usavano un po casualmente tutti i colori. Anzi la dominante rossa diventa quindi il terzo colore di riferimento dopo il bianco accecante delle luci ed il nero delle ombre. Inquadrature fatte di sagome ricostruite al computer, scene costruite ad arte e quant'altro possa offrire la CG ci sono in questo film... un vero peccato per l'idiozia della storia (il fondo si tocca con Jackson vestito da nazista).
Una vaccata che è una festa per gli occhi...
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