mercoledì 20 gennaio 2010

Sonatine - Takeshi Kitano (1993)

(Id.)

Visto in DVD

Nella sua opera numero due Kitano possiede già uno stile organico fatto di scene che parlano più dei personaggi, nessun disgusto per la violenza che può venir mostrata senza pudori, ma neppure piacere nel mostrarla, un flusso lento di immagini ed informazioni con personaggi (e una regia) assolutamente indifferenti esteriormente. Uno stile così granitico che quasi non ci si accorge del repentino cambio di registro, che da un film di yakuza che tende alla commedia si sposta improvvisamente per diventare un film da spiaggia zen ed infantile. All'improvviso ci si chiede in che momento quel film di gangster di prima sia passato a far vedere un incontro di sumo assolutamente idiota. Solo Kitano può riuscire in una cosa del genere.
Alla fin fine il film è classico, ci si aspetta il finale fin dalle prime scene sulla spiaggia, ma il punto non è dove vuole arivare ma cosa inventa, cosa mostra, mentre ci sta arrivando.
Certo è un buon film standard per Kitano, però non mi è sembrato tutto questo capolavoro, io sto ancora dalla parte di "Dolls".

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