sabato 13 marzo 2010

Avatar - James Cameron (2009)

(Id.)

Visto al cinema, in 3D.

Dopo mesi riesco finalmente a vederlo; e mi tocca dirlo, è un bel film. Un gran bel film.

Prima cosa di cui parlare, la storia. La storia è quello che è, banale, abusata, americanissima. E' Pochaontas su un altro pianeta. I cattivi sono cattivissimi, i buoni strafighi e hippeggianti, il minerale che gli uomini cercano giusto sotto l'alberocasa dei Na'vi, il protagonista cavalcherà l'uccellone arancione ecc... tutto è prevedibile, com'è prevedibile che alla fine il bene trionfi. Eppure nella sua banalità, che disprezzo, Cameron riesce in una cosa che non è facilissima, riesce a farmi tifare per i buoni. Quando alla fine il cattivissimo boss finale viene eliminato, ci si sente sollevati; per tutta la battaglia precedente si rimane li a trattenere il fiato perchè le cose non vanno benissimo, e si fa il tifo per i protagonisti positivi. Questa è una cosa che a me non capita spesso, al momento mi viene in mente solo "La casa dei 1000 corpi" di quel mezzo genio di Zombie che mi abbia costretto ad una cosa del genere. Onore al merito.
Poi magari io sono un po di parte perchè amo tutto ciò che ha un martirio o un uniamoci-tutti-insieme-contro-i-cattivi-che-cono-tanto-più-forti-di-noi-anche-se-siamo-consci-che-non-torneremo-a-casa-per-cena-stasera, che è un pò un martirio di massa... e comunque sto film li ha tutti qusti elementi.

Seconda cosa gli effetti speciali. Il perfmormance capture è veramente ad un livello inimmaginabile. Impossibile da capire solo dal trailer visto in tv che mi aveva fatto perdere le speranze. E invece siamo davanti ad un uso del CGI che al confronto con quento fatto finora è come un'opera del Bernini di fronte all'arte classica greca. Ok, quando gli esseri umani sono affiancati a quelli in digitale la differenza si vede, ma pur sempre di scultura stiamo parlando.
Ogni tratto, ogni espressione, ogni vena, anche la trama della pelle o la pressione degli oggetti è resa da dio.

Infine il 3D. Qui non siamo davanti alle 3 dimensioni viste finora. Cameron non usa giochetti da fiera di paese come far volare oggetti verso lo spettatore. Usa invece le profondità di campo, i diversi piani di ripresa e crea un ambiente decisamente realistico senza che l'effetto 3D divenga invisibile dopo pochi minuti (come mi era successo con "Up"). Il 3D c'è, si vede, e si nota per tutto il film; rende il film decisamente diverso da come potrebbe esserlo in sole 2 dimensioni; però ancora non aggiunge nulla al linguaggio cinematografico. E' un pò come i primi film sonori, in cui applicavano la musica di sottofondo; l'effetto era decisamente sorprendente, ma non aggiungeva nulla al già noto... poi è arrivato "M"...

In definitiva un ottimo film, in cui Cameron vince su tutta la linea. Ora, chi farà film, dovrà basarsi su questo per non risultare scadente... per il 3D aspettiamo invece che nasca un nuovo Lang.

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