martedì 23 marzo 2010

La scala a chiocciola - Robert Siodmak (1945)

(The spiral staircase)

Visto in DVD.

La storia di un serial killer che ama fare fuori le ragazze con problemi fisici, così, per nazismo.
Ovviamente si accanirà su una ragazza muta amata dal medico del paese. E ovviamente il serial killer sarà svelato in un ovvio colpo di scena finale.
Il film è un'ottima rova di noir d'appartamento, quasi tutto girato al'interno della stessa casa, proprio come amerà fare più tardi pure Polanski.
Siodmak si concede visioni surreali ma efficaci, come il volto senza bocca, o l'occhio dell'assassino che riflette il volto della vittima.
Anhce se il finale è prevedile, il clima creato è splendido e le soggettive dell'assasino assolutamente meritevoli di applauso. Come in giallo tutti i personaggi verranno messi fuori uso ad uno ad uno fino allo scontro finale tra vittima e (tentato) carnefice.
La sequenza finale, realizzata su una specie di scala a chiocciola che da il titolo al film è un esempio di buona regia e ottimo montaggio.
Bravi gli interpreti tra cui la giovane McGuire.
...e poi mi fa sempre piacere vedere la Barrymore in un film, non so perchè, ma fa sempre la sua figura.

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