(Ostrov)
Visto ad un cineforum, in lingua originale sottotitolato.
Il film è su un ragazzo che nella seconda guerra mondiale è costretto, dai nazisti, dalla vigliaccheria e dalla paura ad uccidere un superiore. Salvatosi per caso si riciclerà come eremita nei pressi di un monastero. Sospeso tra follia ed un forte odore di santità attira a se bisognosi da tutta la Russia fino al giorno della sua morte.
Un film questo completamene realista nella realizzazione ma surreale per i temi, tanto da avvicinarsi al realismo magico; ma ancora più di quello geta il dubbio che quello a cui si assiste sia o meno un miracolo, arrivando ai livelli di Dreyer in "Dies irae", dove il misticismo e la realtà rimangono in dubbio fino alla fine del film.
L'unico, enorme difetto è la velocità; no perchè spesso è pure divertente come film; ma è terribilmente lento, terribilmente noioso, in più punti il sonno non può non assalire. peccato.
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