(Gegen die wand)
Visto in Dvx.
Una ragazza turca, che vive in Germania con la famiglia, per riuscire ad uscire dall'orbita opprimente del padre e del fratello organizza un matrimonio farlocco con il protagonista, un quarantenne ormai al limite della propria esistenza. Inutile dire che ci sarà l'amore vero e svariate sofferenze.
I problemi dell'integrazione e delle differenze culturali vengono proposti in questo film sotto diversi punti di vista e in maniere differenti nei vari momenti del film. Ed è la prima parte a convincere di più, quella in cui tutto ciò che accade è virato verso la commedia, dalla vita allo sbando del protagonista fino al matrimonio tutto è trattato con ironia, il che non implica che non possa essere nel contempo trattato con serietà. Nella seconda parte invece il clima diventa greve e la storia si aggire nei dintorni dell'inverosimile o dell'eccessivo e risulta francamente stucchevole. Il finale, sorprendente per come inizia il film, non risolleva del tutto.
il film è decisamente buono e, nonostante la trama e l'orribile titolo italiano non invoglino nessuno a guardarlo, è godibilissimo e non annoia quasi mai.
La regia è piuttosto articolare, quasi sempre invisibile, eppure prova di tutto, ogni tipo di inquadratura o tecnica sono usate senza soluzione di continuità (cosa, questa, apprezzabilissima) ma disperse in un film troppo ampio. Personalemente non ne sono rimasto del tutto soddisfatto.
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