mercoledì 10 marzo 2010

Shutter island -Martin Scorsese (2010)

(Id.)

Visto al cinema.

Prima incursione di Scorsese nei film di genere, e parte subito col botto.
Punta in alto fin da subito, ispirandosi, dichiaratamente a Tourneur; e proprio dai suoi film mutua quello che è il leit motiv di questo film, la tensione fatta dal nulla. Innegabilmente in questo film c'è così tanta tensione da poter far volare un aquilone, ed è serratissima, quasi ogni scena cerca di alzare il livello di adrenalina nello spettatore; eppure non c'è alcun elemento del thriller classico, Dicaprio non rischia quasi mai la vita, e lo spettatore se ne rende ben conto, eppure non si può fare a meno di inquietarsi. A Scorsese basta l'ambiente e la musica, nient'altro.
Il film è un giallo patinato, con un gusto per l'estetica come in pochi altri film di Scorsese degli ultimi anni, con un twist nella sceneggiatura da impressionare Neil Jordan che non può non colpire. Ma la cosa migliore della trama è il susseguirsi di ipotesi più o meno sensate che il film ti costringe a fare, i continui riferimenti al nazismo, le strutture tenute nascoste, l'ambiguità dei personaggi, rendono tutto plausibile, ma niente reale... fino al finale...
Un film notevole che supera di molto gli ultimi lavori di Scorsese.
DiCaprio recita da dio; c'è poco da fare; e tutto il cast è decisamente all'altezza (Ruffalo è adatto e misurato come suo solito).
Certamente in molti punti il film esagera, butta troppi elementi o utilizza troppi stereotipi; tutto per perseguire l'obbiettivo del film d'atmosfera, e visto il risultato, direi che il fine ottenuto, giustifica i mezzi.

PS: ah già il film poi abbonda degli scorsesismi classici, su cui vince (oltre alla fotografia) l'uso delle luci (che raggiunge il meglio nell'occhio di bue ad inquadrare Di Caprio che cade a terra) ed il montaggio (che mostra immagini successive mentre due personaggi ancora parlano e che inserisce scene non spiegate che acquisiscono signifcato solo suiccessivamente, riuscendo pertanto a rendere suggestioni come in un film di Oliver Stone... uno di quelli belli)

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