(49th parallel)
Visto in VHS.
Film di propaganda anti-nazista firmato da Powell e Pressburger. La storia è abbastanza originale. Un gruppo di nazisti si salvano dall'affondamento del loro sottomarino vicino alle coste canadesi. Qui comincia il loro pellegrinaggio verso gli Stati uniti che rappresentano la loro unica salvezza, visto che il film è stato realizzato agli inizi del 1941, quando gli Usa erano ancora neutrali. Il 49esimo parallelo è infatti quello che separe il Canada dagli Stati uniti. Ad uno ad uno i nazisti moriranno, verranno uccisi o verranno catturati dai vari personaggi incontrati nel loro peregrinare; i personaggi a loro volta rappresentano le varie personalità che costituiscono lo stato canadese, si tratta infatti di un franco-canadese, un anglo-canadese, degli eschimesi, dei tedeschi utteriani fuggiti dalla Germania, degli indigeni (indiani d'America), uno studioso di usi locali appassionato d'arte e buone maniere e un militare.
Per carità, i nazisti anche qui sono beceri, fanno cose cattive (sparano su donne e bambini) o stupide (bruciano un Matisse, un Picasso e un libro di Mann...così, per cattiveria) però il film mantiene una sua originalità.
In primo luogo i militari tedeschi vengono battuti a livello dialettico prima ancora che sul piano fisico, tutte le loro motivazioni vengono via via distrutte dai vari incontri con persone sempre più intelligenti o sensibili di loro. Inoltre non c'è una condanna totale; uno dei nazisti si redime e vorrebbe unirsi agli utteriani, ma ovviamente non la passerà liscia; e anche gli utteriani stessi sono visti di buon occhio, senza essere vittime dell'assioma tedesco=nemico.
Per tutto il resto il film non offre niente di che; ma nell'ambito dei film di propaganda (genere mediamente pessimo) è decisamente positivo.
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