venerdì 26 marzo 2010

Il mostro del pianeta perduto - Roger Corman (1955)

(Day the world ended)

Visto in VHS.

Uno dei primi film di Corman, che non può essere considerato il primo in assoluto solo per un tecnicismo, visto che in questo stesso anno ne ha fatti 5!!!
La trama è classica, dopo una guerra atomica son tutti morti...tranne i sopravvissuti. Giusto giusto 7 di questi si ritrovano nella casa del più figo del bigoncio, ma purtroppo i caratteri, gli egoismi, le ossessioni personali faranno saltare la baracca. Ah già, poi ci son questi "misteriosi" mostri che se ne vanno in giro a mangiare lepri contaminate e a spiare le donnine che fanno il bagno.
Il film ha tutta una serie di difetti: purtroppo è noioso, tutto si svolge in maniera troppo lenta; la sceneggiatura fa schifo, ma veramente tanto, roba che per mettere paura dicono la parola artigli d'acciaio 12 volte nello stesso dialogo, senza neppure averli visti; la sceneggiatura fa un po acua dal punto di vista del realismo, ma questo è un tecnicismo; gli attori recitano da cani, ma forse anche questo è un tecnicismo; il film si lascia sfuggire una serie di ottime idee, come le manie dei vari personaggi che si acuiscono con il passare del tempo (l'oro per il vecchio, la pelle che cambia per la spogliarellista, ecc...); e poi il mostro, ma ci fu una creatura più ridicola nel mondo cinematografico (trnne forse in un altro film di Corman) con un paio di braccini accessori sulle spalle, due corna in plastica sulla fronte, e un naso aquilino da impressionare Scalfaro...
Però ha anche dei meriti innegabili: è il primo film, che io abbia visto ad intodurre il concetto dello zombismo, senza mai chiamarlo in questo modo (un pò tutta la struttura narrativa è estremamente simile al successivo film di Romero); il film è avantissimo per l'epoca mostrando blandi tentativi di stupro e ridicole scene di spogliarello neanche accennato; il regista dimostra una fiducia nello spettatore che difficilmente si riesce a trovare in molti film mainstream e non, questo per quanto riguarda le origini del mostro, la cui spiegazione è lasciata solo ad un'immagine finale senza commenti, senza sottolineature, dopo un tempo necessario affinchè uno settatore sveglio (e non è il mio caso) lo riesca a capire da solo; e poi c'è uno dei più brutti mostri della storia del cinema, cosa che da sola vale una visione (ma questo è un concetto tutto mio), mostro doverosamente mostrato negli ultimi venti minuti circa.

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